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"L’elettrico è innovativo solo per coloro che ignorano il passato."

“Sono mesi ormai che ho un ronzio nelle orecchie costituito da voci che mi dicono che l’elettrico è il futuro e che il motore a scoppio ha i giorni contati, il tutto condito poi dall’ipocrisia di coloro che si gongolano illudendosi di salvare il pianeta.

Chiuso il discorso.

Oggi vi parlo di un marchio di inizio ‘900 specializzato nella produzione di vetture elettriche, l’Ausonia. Nasce a Milano nel 1903, il primo modello che vedete nell’immagine veniva allestito già completo di carrozzeria con due propulsori da 5 CV installati coassialmente al ponte posteriore e vicino alle ruote. Le due batterie erano costituite da 44 elementi ciascuna, per una capacità totale complessiva di 125 ampere/ora con autonomia di 5/6 ore. Le prestazioni erano regolate da un reostato a quattro posizioni di marcia in avanti che consentiva velocità dai 6 ai 25 km/h oltre a due posizioni per la retromarcia.

La diffusione dell’Ausonia fu favorita dalla scelta delle Poste di Milano di utilizzarla come mezzo di locomozione per lo smistamento della corrispondenza in città.

All’Ausonia succedette il modello Silencieuse con batteria a 100 elementi, autonomia di circa 7 ore, velocità di 30 km/h e una migliore schermatura dei motori elettrici con maggiore silenziosità di marcia. Dopo circa sei anni di produzione e la scelta delle Poste di affidarsi agli ormai predominanti veicoli a combustione interna provocano lo scioglimento della società a causa di mancanza di ulteriori commesse.

L’elettrico è innovativo solo per coloro che ignorano il passato.” #Massimo


AUSONIA ELECTRIC CAR

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