".. l’automobile storica come scuola e come opportunità per insegnare.."
“Il patrimonio automobilistico italiano è fonte inesauribile di bellezza e di cultura, di grandi esempi di ingegno e di creatività umana, ma non solo, ci sono automobili che raccontano di epoche in cui l’uomo ha espresso ai suoi massimi livelli quel principio della giusta misura delle cose, che non vuol dire che le cose fossero più giuste, ma in qualche modo erano più vere e rappresentavano un perchè che non temeva confronti e che rimane vivo nel tempo.
C’è chi dinnanzi ad un’automobile storica vede qualcosa di vecchio e non più utile (A chi? A cosa?), principio, quest’ultimo, che ormai da decenni domina la nostra società e il nostro modo di pensare.
E poi ci sono quelli che invece mettono da parte l’ego e ne comprendono l’incredibile importanza storica, umana e sociale, l’automobile storica come scuola e come opportunità per insegnare i principi fondamentali, già, proprio gli stessi che ogni tanto tiriamo fuori ricordando cosa dicevano i nostri nonni o i nostri padri e che spesso anche a distanza di anni illuminano la nostra mente.
Questa riflessione vuole essere un pensiero per la chiusura imminente di questo anno, ma anche uno dei principali pilastri su cui continuerò a basare le mie azioni nel 2025.
Vi saluto con affetto con la speranza di incontrarvi sempre più numerosi nel 2025, un anno incredibilmente importante per tutti noi, un quarto di secolo che si chiude dandoci la grande opportunità di ripartire con ancora più forza.
Ehi, ma ve la immaginate questa Lancia Aurelia B24 mentre nel 1958 lascia lo stabilimento Lancia di Borgo San Paolo a Torino? Chissà quanti ne ha educati con il suo passaggio, magari ignari, hanno imparato cosa fosse l’equilibrio e la bellezza, l’eleganza e il coraggio, il carisma unito alla gentilezza.
A presto, ciao.” #Massimo

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